Dario Bellini
Il Kouros
Scultura teatrale di Dario Bellini
con Francesco Alberici, Luca Iuliano, Mauro Scalora, Daniele Turconi
Inaugurazione e performance: mercoledì 10 dicembre 2014, ore 19.00
Periodo espositivo: giovedì 11 dicembre 2014 – mercoledì 7 gennaio 2015
Orari della Galleria: da martedì a sabato dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,00.
Chiusura natalizia: da mercoledì 24 dicembre a giovedì 1 gennaio
Scultura teatrale prodotta dal MART di Rovereto nell’ambito della mostra “La guerra che verrà non è la prima”, il Kouros approda negli spazi della Galleria Milano. La sera del vernissage si svolgerà una performance, che verrà riproposta nei giorni a seguire con la proiezione di un video realizzato in studio.
Il testo è incentrato principalmente su un dialogo immaginario tra Filippo Tommaso Marinetti e André Breton. I due si incontrano in un improbabile luogo fuori dal tempo e discutono rinfacciandosi le proprie opinioni e i propri torti. Sconfitte e speranze traspaiono dal dialogo che comincia con toni comici da commedia dell’arte e si conclude con speculazioni accorate sull’arte e la vita. Rimarrà in galleria anche l’apparato scenico, unitamente ad una mostra di lavori che in parte seguono e in parte precedono la redazione del testo e la sua messa in scena. Nella seconda sala, in particolare, saranno esposte tre variazioni, realizzate per l’occasione, della scultura-attaccapanni – il kouros, appunto – che rappresenta il fulcro attorno a cui ruotano i personaggi. Le tre variazioni mostrano le sfumature in cui si condensano le proiezioni dell’oggetto Arte per l’autore e per i suoi alter ego Marinetti e Breton. L’attaccapanni-kouros è la bellezza, o l’idea dell’arte, e trattiene i nostri sguardi accogliendo sotto le sue rigide e neutrali sembianze le reciproche intenzioni, le aspettative e le infinite sfumature delle opere che amiamo o indichiamo come oggetto di interesse. Non diverso è, nei lavori a parete, il gesto di imitare la posa delle sculture come fanno talvolta i turisti, replicando divertiti gli atteggiamenti delle opere nei musei. Non è poi così sciocco, se si pensa che così facendo ci sentiamo attraversati dalla forma, in una specie di ermeneutica per mimetismo. L’autore usa il termine scultura per evidenziare che si tratta di un’opera che occupa lo spazio ed aggiunge teatrale perché di una vera e propria messa in scena si tratta. Della scultura ha il profilo eloquente, in questo caso svolto dalle parole, del teatro ha la recitazione degli attori e tutto l’apparato scenico. Evoluzione del concerto sinottico, nato all’interno del progetto Warburghiana, l’idea di uno spettacolo colto e divertente, appassionato e ironico, continua in questo modo e prende questa forma pubblica per la prima volta. Per l’occasione sarà stampato un poster in 500 copie con il testo e un multiplo su carta in 20 esemplari numerati e firmati. Il dialogo tra Marinetti e Breton, così come il monologo In morte di Riccardo II, sono tratti da Un paesano a Parigi (2012) scritto con il contributo di Elio Grazioli; il testo Fermo in posa come uno scemo, scritto a sé stante, è diventato successivamente parte de Gli argomenti (2014). Il kouros di Dario Bellini con gli attori: Francesco Alberici, Luca Iuliano, Mauro Scalora, Daniele Turconi oggetti sonori: Gianluca Codeghini tromba ed elettronica: Gianluca Codeghini batteria: Stefano Brizzi contrabbasso: Lorenzo Serafin costumi: Mariella Butturini assistente alla regia: Simona Baccolo In scena il 3 dicembre, MART Rovereto ore 16.30 10 dicembre, Galleria Milano ore 19.00