Here Between Not Yet and No More

ULTIMA MOSTRA SITE-SPECIFIC NEGLI SPAZI STORICI DELLA GALLERIA MILANO

Inaugurazione: lunedì 9 maggio 2022, dalle ore 18,00
Periodo di apertura: da martedì 10 maggio al 30 giugno 2022
Orari della Galleria: da martedì a sabato dalle ore 10,00 alle 13,30 e dalle 15,00 alle 19,00

HERE. BETWEEN NOT-YET AND NO-MORE
ULTIMA MOSTRA SITE-SPECIFIC
NEGLI SPAZI STORICI DELLA GALLERIA MILANO

Sì, è tutto vero. Dopo quasi sessant’anni di attività, di cui quasi cinquanta nella sede di via Manin/via Turati, la Galleria Milano è costretta ad abbandonare i suoi spazi.

La mostra collettiva site-specific Here. Between not-yet and no-more nasce dall’esigenza di riflettere su un luogo fondamentale per il mondo dell’arte milanese e non solo, un luogo che ha visto passare mezzo secolo di storia e dove si sono incontrate tante delle personalità che hanno rivoluzionato il linguaggio di quegli anni. Si tratta di un saluto corale, un momento collettivo non di addio, bensì di arrivederci con lo sguardo proiettato verso il futuro.

La mostra Here. Between not-yet and no-more, intende omaggiare lo spazio con interventi di circa quaranta artisti che sono stati invitati a dialogare con gli ambienti e il contesto della Galleria, nell’oggi, ma anche in virtù della memoria di ciò che è stato: tra il non ancora e il non più è l’adesso, l’istante nel mezzo, il momento sempre presente, precario e fragile perché in costante trasformazione, il qui da cui possiamo godere di uno sguardo privilegiato sul passato e il futuro che verrà. Le volte affrescate, il rumore dei passi sulle assi del pavimento, le maniglie, i dettagli liberty, i cornicioni, le sale, i due spazi di lavoro e i tanti dettagli dello spazio vengono rielaborati dallo sguardo attento e affettivo degli artisti, così come la memoria viva di ciò che è stato, il ricordo di Carla e l’odore persistente di sigaretta.

Era il 1973 quando Carla Pellegrini, insieme al marito Baldo, decideva di trasferire la Galleria Milano da via della Spiga all’attuale sede con doppio ingresso su via Manin e su via Turati. Se ora in via Turati le sedi delle case di moda fanno a gara per aggiudicarsi uno spazio, allora il contesto era ben diverso. C’erano i palazzi con le facciate in bugnato, gli uffici, le banche, i centri direttivi delle multinazionali, ma era anche un quartiere vivo, dove le persone erano parte di un tessuto sociale variegato ma dalle maglie salde.

Non bastano i quarantanove anni di indefessa attività, non basta nemmeno il ruolo di riferimento che ha ricoperto e ricopre tuttora la Galleria Milano per l’arte contemporanea: la Galleria sarà costretta a chiudere i battenti della storica sede, ma pronta a reagire alle sfide sta preparando una nuova apertura.

Baldo Pellegrini, apertura della Galleria Milano nella nuova sede, ingresso di via Turati, 1973

Due uffici speculari, agli estremi opposti della galleria e due ampie sale espositive adiacenti, una delle quali con il soffitto affrescato dalla Scuola di Andrea Appiani tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Il parquet a spina di pesce antico e scricchiolante, le finestre altissime e piene di luce, la boiserie d’inizio Novecento, in quella che era in precedenza la sala da biliardo: tutt’altro che un white-cube, lo spazio della Galleria Milano ha ospitato negli anni più di trecento mostre con le opere di alcune delle voci che sono state in grado di aggiornare e cambiare il linguaggio dell’arte. Dalle personali di artisti con i quali ha stretto un sodalizio durato decenni, tra cui Enzo Mari (la sua Falce e martello del 1973 inaugurava lo spazio), Gianfranco Baruchello, Davide Mosconi, Vincenzo Ferrari, Valentina Berardinone, Grazia Varisco, Antonio Calderara, Luigi Veronesi, ma anche le collettive dedicate alla Pop Art inglese, alla Geografia e a tematiche urgenti, sempre in collaborazione con i critici e i curatori più affermati.

Guardare indietro è una vertigine: il lavoro di Carla Pellegrini è stato instancabile e coraggioso, attento non solo a ciò che avveniva nell’arte, ma nel mondo. L’impegno politico è stato esplicito e generoso e Carla ha sempre cercato di rendere la Galleria un luogo inclusivo seppure in un contesto privilegiato, ospitando serate aperte a tutti.

Baldo Pellegrini, apertura della Galleria Milano nella nuova sede, cortile di via Manin, 1973

Quando Carla è mancata nel 2019, il figlio Nicola Pellegrini, insieme a Toni Merola e Bianca Trevisan,  ha accolto un’eredità storica importante, onorandola nel segno del rinnovamento, alternando mostre di ricerca filologica sugli autori storici (Enzo Mari, Betty Danon, Shusaku Arakawa) a personali di alcune delle voci più interessanti a livello nazionale (Pierluigi Fresia, Francesco Voltolina, Giovanni Oberti, Daniela Comani, Riccardo Arena, Cesare Viel) insieme ad un’attività editoriale in collaborazione con Humboldt Books e Kunstverein Publishing Milano.

Carla Pellegrini negli anni Ottanta

Ufficio stampa
Maria Chiara Salvanelli Press Office & Communication
Maria Chiara Salvanelli | mob +39 333 4580190 – email mariachiara@salvanelli.it
Anna Chiara d’Aloja | mob +39 329 3961225 – email annachiara@salvanelli.it

OPERE PRESENTI IN MOSTRA

1. Alterazioni Video, PI3R, 2022
Stampa fotografica a colori
40 x 30 cm
NFT

2. Riccardo Arena, Geological Memoirs, 2022
Paper cut-out
dimensioni variabili

3. Marina Ballo Charmet, Disattenzioni #11, “Memoria è odore che punge”, 2022
video 45 min.

4. Gianfranco Baruchello, Psicoenciclopedia possibile, 2020
Cofanetto + Volume + Stampa + Libro Note a margine. L’arte come esperimento del sapere di Carla Subrizi
24 x 30,4 cm, pp. 816
Tiratura: 250 esemplari numerati e firmati + XV prove d’artista
Edito da Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani
Progetto grafico: Edoardo Visalli

5. Valentina Berardinone, Goccia, 1972
Mixed media: plexi, cera epossidica rossa
22,5 x 21 x 5 cm

6. Alexander Brodsky, Autoritratto per Carla, febbraio 2022
Matite su carta
30 x 40 cm

7. Silvia Cini, Lusus Naturae, 2016-2022
Semi di Bocca di leone, interstizi, parquet
Dimensioni variabili
Stampa su carta fotografica
30 x 40 cm

8. Elena Cologni, To handle detachment (in action and at rest) | Gestire il distacco (in azione e a riposo), 2022
Site specific: marmo, piombo
2.5 x 5.3 x 1.3 mt
in galleria: piombo, multistrato di pioppo, feltro, tessuti riciclati
12 x 300 x 90 cm

9. Daniela Comani, Visita alla Galleria Milano, 2022
dalla serie Un matrimonio felice, 2003-ongoing
Archival pigment print su PhotoRag, 50x60cm
2 cartoline Galleria Milano (2022) proseguimento del progetto Planet Earth: 21st Century (2019), stampa offset, 14,8×10,5cm cad.

10. Manuela Cirino, Niente/Qualcosa A, 2022
Terra bianca smaltata (nero opaco)
48,5 x 46,5 x 40 cm
Niente/Qualcosa B, 2022
Terrabianca smaltata
17x 40 x 35 cm

11. Pierluigi Fresia, Ippomene e Atalanta, 2022
Installazione
Dimensioni variabili

12. Gianni Gangai, Per Galleria Milano, 2022
Fotografia con testo sovraimpresso
45×30 cm

13. Eugenio Giliberti, Contrada Cavalchina 1421, 2006
Taccuino con bozzetti preparatori per la mostra site-specific del 2006
Decorazione volta (zanzarine), 2006
Decorazione murale

14. Alice Guareschi, Memories, Earlier Memories, Detestable Memories, Wonderful Memories, 2014
Ricamo filo d’oro su tela in scatola di plexiglass
Edizione di 3
61 x 68,5 x 6 cm

15. Marianne Heier, Simon Magus, 2021
Stampa fotografica + occhio di vetro
67 x 40, 3 cm

16. Silvia Hell con Paolino Dalla Porta, Pasternak or the sound of footsteps on the floorboards, 2022
Registrazione binaurale per passi e contrabbasso solo, 3’11”
Silvia Hell, passi, Paolino Dalla Porta, contrabbasso solo.
Registrazione e missaggio di Stefano Cattaneo, Galleria Milano via Manin/via Turati, Milano.

17. Paolo Inverni, Ora è il tempo di sempre, 2011
Porcellana, pigmenti
2 x 66 x 66 cm (4 elementi, 2 x Ø 32 cm ciascuno)

18. Salvatore Licitra, Oriente, Occidente, Orizzonte, 2003
4 dischi, 20 cm diametro cad.

19. Elio Marchesini, performance ispirata a I am sitting in a room Alvin Lucier, 1969)
Performance (20.5.2022)

20. Roberto Marossi, Cactus Corner, 2022
Stampa fotografica a colori
40 x 50 cm

21. Amedeo Martegani, Senza titolo, 2020
Olio su carta
45 x 34 cm

22. Ferdinando Mazzitelli, Faccia a faccia, 2022
Tecnica mista
40x50x7 cm

23. Ottonella Mocellin, 12.12.1977 Kenthimatha, 2022
Ricami su tela
misure variabili

24. Margherita Morgantin, Da Falce e martello to Here. 2022
Disegni china e pennarello su carta, cassettine in alluminio, pubblicazione originale di Falce e Martello, Enzo Mari, 1973; CS della mostra in corso, Here. Between not-yet and no-more.
Dimensioni variabili

25. Giancarlo Norese, La Galleria Milano è a Milano, 2022
Matite colorate su carta colorata
13 x 29,5 cm

26. Giovanni Oberti, Senza titolo (Vanitas), 2010-2022
Deumidificatore, vaso di plastica, fiori recisi, aria, acqua, polvere
Dimensioni variabili

27. Antonella Ortelli, Passaggio di mani, 2022
Assemblaggio guscio di tartaruga e guanti
6,7 34 x 21 cm

28. Francesco Pedrini, Flora e Zaffiro, 2022
Disegno a matita su muro
92 x 67 cm

29. Diego Randazzo, Turati, Manin e nel mezzo la luce, 2022
Light box bifronte
Legno, stampa digitale su duratrans da diapositiva 120 mm, opalino, plexiglass trasparente, luce led a batteria
54 x 49 x 10 cm

30. Patrick Tuttofuoco, Carla, 2022
Pietre preziose e semipreziose
6 metri circa

31. Marco Vaglieri, Qualcuno si perde nel viaggio, 2022
Trenta piccole sculture
tecnica mista
dimensioni variabili

32. Grazia Varisco, Soglia…vuoto a rendere, 1991
due stipiti di legno nero ad angolo
255 x 105 cm

33. Serena Vestrucci, Randagi, 2022
Paraffina, anilina, una settimana, dimensioni variabili

34. Cesare Viel, Non andare via, 2021
Pennarello su carta da pacchi
100×140 cm

35. Luca Vitone, Stanze (galleria Milano), 2020
Acquerello di polvere su carta, cornice in legno di ciliegio
117 x 86 cm con cornice

36. Francesco Voltolina, Lacrima, 2022
Lacrima artificiale
dimensioni variabili

37. Warburghiana (Aurelio Andrighetto, Gianluca Codeghini, Dario Bellini, Elio Grazioli), Inviluppo 1, 2012/2022
Stampa su tessuto
120 x 240 cm
tiratura di 5 copie